“Cosa si fa per Pasqua?”. È la domanda che i discepoli fanno a Gesù, riferendosi alla Pasqua ebraica. Quindi, in questo brano da una parte troviamo i discepoli che, come ogni anno, si preparano a festeggiare la Pasqua ebraica, dall’altra Gesù che è pronto ad incarnare una nuova Pasqua.
Ma mentre la Pasqua ebraica è il ricordo di un passaggio, la nuova Pasqua è presente, è condivisione di un passaggio che viviamo e riviviamo ogni giorno attraverso l’eucarestia, l’incarnazione del Signore. La cena è caratterizzata dal pane e dal vino che diventano corpo e sangue di Gesù per poterci nutrire di lui, per unirci a lui verso la casa del Signore, verso la vita eterna.
Radunando i suoi, Gesù permette loro di assistere a questo mistero e chiede loro di ripeterlo, di renderlo un atto continuo che trasformi costantemente la vita dei suoi discepoli.
- Pubblicità -
Questo testo ci invita quindi a riconoscere il significato e la sacralità dell’Eucaristia come momento di comunione con Dio e di rinnovamento della nostra fede.
Per riflettere
Riflettiamo sulla profondità dell’amore di Gesù per noi e sulla nostra risposta a questo amore nella nostra vita quotidiana. Come possiamo celebrare la Pasqua ogni giorno?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi