โEcco il sangue dellโalleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste paroleโ. Il sangue di animali, simbolo della vita, รจ versato da Mosรจ insieme su tutto il popolo e sullโaltare. Unisce insieme Dio e il popolo dopo la lettura del libro: unโunica corrente di vita unisce il popolo con il Dio dellโalleanza.
La parola dellโalleanza sta nella promessa: โIo sono il tuo Dioโ. Esprime una relazione che non viene meno perchรฉ fondata sulla fedeltร del Dio liberatore. Il rito esprime la consapevolezza di un dono e richiama tutto il popolo a lasciarsi trasformare da quella parola. Da qui sorge un impegno: quello che abbiamo ascoltato lo eseguiremo.
Gesรน svolse la sua ultima cena con i discepoli nei giorni vicini alla festa della pasqua. Questa festa ricorda il passaggio dalla schiavitรน alla libertร e lโagnello รจ uno dei segni del rito. Con il sangue dellโagnello erano state segnate le porte e lโagnello era stato mangiato prima di partire, pronti per un cammino nuovo e sconosciuto.
Annualmente nel plenilunio della primavera la pasqua รจ cosรฌ memoria degli eventi dellโesodo e li rinnova. In una cena vissuta nei giorni della Pasqua, Gesรน riprende gesti e parole del rito e presenta pane e vino rendendoli segno dellโintera sua esistenza e della sua morte: โQuesto รจ il mio sangue, il sangue dellโalleanza, versato per molti. In veritร vi dico che io non berrรฒ piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo nel regno di Dioโ (Mc 14,22-25)
Lโintera sua esistenza รจ racchiusa nei segni del pane spezzato e del vino versato. Le parole di quella cena manifestano lโorientamento di tutta la sua vita: Gesรน lโha intesa come dono e come servizio per gli altri. Il suo agire ha posto una radicale critica al potere religioso fondato su progetti di dominio e sulla violenza.
Lโostilitร del potere religioso e di quello politico sono sorte contro di lui perchรฉ il suo messaggio apriva a rapporti nuovi di riconoscimento dei piccoli, di uguaglianza e solidarietร . Scardinavano privilegi e forme del potere. Nelle parole dellโultima cena Gesรน ribadisce che la sua vita รจ intesa come pane spezzato per tutti: donata al Padre e spesa per lโaccoglienza facendosi solidale con gli esclusi. Si attua unโalleanza nuova che ha il suo centro nel dono di Gesรน stesso: la sua morte rivela lโamore di cura dellโAbba.
LโEucaristia diviene segno di un dono di amicizia e di vicinanza ma รจ anche profezia di rapporti nuovi aperti senza confini, di pace e di fraternitร tra i popoli. Gesรน convoca la comunitร ; alla vigilia della sua morte conferma la sua speranza e il suo affidamento alla causa del regno: chiama i suoi a seguirlo sulla sua strada e ad intendere la vita come pane spezzato per gli altri.
Non possiamo vivere la festa del corpo del Signore senza pensare chi non puรฒ partecipare al pane della vita. Non possiamo in questi giorni rimanere indifferenti verso la popolazione affamata e devastata di Gaza. Facciamo nostra la preghiera di mons. Sabbah del 30 maggio us (dal sito http://www.bocchescucite.org):
โEd io prego: โEgli mette pace nei tuoi confiniโ. Ma dovโรจ la pace, Signore, nella nostra Striscia assediata e rasa al suolo? Dove sono le nostre frontiere che nessuno dovrebbe violare, se chi ci tiene in gabbia chiude i valichi perfino al pane? โEgli ti sazia con fior di frumentoโ Dovโรจ il pane, Signore, quello per sfamare i nostri piccoli e gli anziani allo stremo? A che mani hai affidato il cibo, le medicine, il gasolio, per non farci morire tutti oltre ai 36.000 giร uccisi?
Padre nostro, Sia santificato il tuo nome in ogni persona che abita la Terra santa. Tu che sei nei Cieli, abbassa lo sguardo verso la tua Palestina. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Il pane e la pace. Guarda le 600.000 persone spostate da una zona allโaltra, bombardate sulle loro tende e denutrite. I piani degli uomini sono manifesti: sterminare tutti i palestinesi di Gaza. Venga il tuo regno invece di questi piani genocidiariโ.
Per gentile concessione di p. Alessandro โ dal suo blog.
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p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.