p. Alessandro Cortesi op โ€“ Commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2024

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โ€œEcco il sangue dellโ€™alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste paroleโ€. Il sangue di animali, simbolo della vita, รจ versato da Mosรจ insieme su tutto il popolo e sullโ€™altare. Unisce insieme Dio e il popolo dopo la lettura del libro: unโ€™unica corrente di vita unisce il popolo con il Dio dellโ€™alleanza.

La parola dellโ€™alleanza sta nella promessa:  โ€˜Io sono il tuo Dioโ€™. Esprime una relazione che non viene meno perchรฉ fondata sulla fedeltร  del Dio liberatore. Il rito esprime la consapevolezza di un dono e richiama tutto il popolo a lasciarsi trasformare da quella parola. Da qui sorge un impegno: quello che abbiamo ascoltato lo eseguiremo.

Gesรน svolse la sua ultima cena con i discepoli nei giorni vicini alla festa della pasqua. Questa festa ricorda il passaggio dalla schiavitรน alla libertร  e lโ€™agnello รจ uno dei segni del rito. Con il sangue dellโ€™agnello erano state segnate le porte e lโ€™agnello era stato mangiato prima di partire, pronti per un cammino nuovo e sconosciuto.

Annualmente nel plenilunio della primavera la pasqua รจ cosรฌ memoria degli eventi dellโ€™esodo e li rinnova. In una cena vissuta nei giorni della Pasqua, Gesรน riprende gesti e parole del rito e presenta pane e vino rendendoli segno dellโ€™intera sua esistenza e della sua morte: โ€˜Questo รจ il mio sangue, il sangue dellโ€™alleanza, versato per molti. In veritร  vi dico che io non berrรฒ piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo nel regno di Dioโ€ (Mc 14,22-25)

Lโ€™intera sua esistenza รจ racchiusa nei segni del pane spezzato e del vino versato. Le parole di quella cena manifestano lโ€™orientamento di tutta la sua vita: Gesรน lโ€™ha intesa come dono e come servizio per gli altri. Il suo agire ha posto una radicale critica al potere religioso fondato su progetti di dominio e sulla violenza.

Lโ€™ostilitร  del potere religioso e di quello politico sono sorte contro di lui perchรฉ il suo messaggio apriva a rapporti nuovi di riconoscimento dei piccoli, di uguaglianza e solidarietร . Scardinavano privilegi e forme del potere. Nelle parole dellโ€™ultima cena Gesรน ribadisce che la sua vita รจ intesa come pane spezzato per tutti: donata al Padre e spesa per lโ€™accoglienza facendosi solidale con gli esclusi. Si attua unโ€™alleanza nuova che ha il suo centro nel dono di Gesรน stesso: la sua morte rivela lโ€™amore di cura dellโ€™Abba.

Lโ€™Eucaristia diviene segno di un dono di amicizia e di vicinanza ma รจ anche profezia di rapporti nuovi aperti senza confini, di pace e di fraternitร  tra i popoli. Gesรน convoca la comunitร ; alla vigilia della sua morte conferma la sua speranza e il suo affidamento alla causa del regno: chiama i suoi a seguirlo sulla sua strada e ad intendere la vita come pane spezzato per gli altri.

Non possiamo vivere la festa del corpo del Signore senza pensare chi non puรฒ partecipare al pane della vita. Non possiamo in questi giorni rimanere indifferenti verso la popolazione affamata e devastata di Gaza. Facciamo nostra la preghiera di mons. Sabbah del 30 maggio us (dal sito http://www.bocchescucite.org):

โ€œEd io prego: โ€œEgli mette pace nei tuoi confiniโ€. Ma dovโ€™รจ la pace, Signore, nella nostra Striscia assediata e rasa al suolo? Dove sono le nostre frontiere che nessuno dovrebbe violare, se chi ci tiene in gabbia chiude i valichi perfino al pane? โ€œEgli ti sazia con fior di frumentoโ€ Dovโ€™รจ il pane, Signore, quello per sfamare i nostri piccoli e gli anziani allo stremo? A che mani hai affidato il cibo, le medicine, il gasolio, per non farci morire tutti oltre ai 36.000 giร  uccisi? 

Padre nostro, Sia santificato il tuo nome in ogni persona che abita la Terra santa. Tu che sei nei Cieli, abbassa lo sguardo verso la tua Palestina. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Il pane e la pace. Guarda le 600.000 persone spostate da una zona allโ€™altra, bombardate sulle loro tende e denutrite. I piani degli uomini sono manifesti: sterminare tutti i palestinesi di Gaza. Venga il tuo regno invece di questi piani genocidiariโ€.

Per gentile concessione di p. Alessandro โ€“ dal suo blog.

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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