Servire, accogliere, condividere
Nel gesto del pane spezzato, Gesù presenta se stesso: Egli è venuto a nutrire la nostra fame di amore e di vita e, per questo, ci ha donato se stesso.
E si è fatto pane perché noi potessimo “masticare” e “assimilare” la sua presenza e amicizia, la sua visione della vita, il suo stile nello stare al mondo; si tratta di entrare nella “mentalità” di Cristo e di farla nostra.
Questa, dall’ascolto dei particolari del Vangelo, può riassumersi in tre parole: il servizio dell’uomo con la brocca d’acqua, l’accoglienza di una sala grande al piano superiore, la condivisione di un pane spezzato. Servire, accogliere e condividere: senza questo, non c’è eucaristia e non c’è vita cristiana autentica.