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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 21, 15-19

Che tenerezza si sprigiona nelle parole del Cristo Salvatore, che sembra chiedere conferma a tutti noi creature, suoi fratelli, mi ami Pietro? Anche il Figlio di Dio ama e chiede d’essere amato. E non è profondamente commovente immaginare che dietro queste parole ci sia anche la voce del Padre per ciascuno di noi, uno ad uno? Mi ami proprio tu?

E il Signore non accetta che siano solo parole, che si possa solo dire che sì gli vogliamo bene. Egli sembra chiederci di affermare il nostro amore con le azioni di cui siamo responsabili. Se mi ami pasci le mie pecore. Prenditi cura delle persone che ho a cuore, investi il tuo tempo per me, porta avanti un progetto di bene che io ora con la mia dichiarazione d’amore ti consegno.

Oggi tutti noi siamo affidatari di questo mandato. E non basta pronunciare qualche semplice parola o qualche formula in risposta. La sola replica che il Padre desidera è quella della nostra vita. Abbiamo i nostri giorni, le nostre progettualità, i nostri comportamenti: questi sono i veicoli di una attestazione vera che possiamo dare.

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E allora, all’inizio di ogni nostra giornata, chiediamoci dove stiamo andando e cosa stiamo dando, a chi stiamo rispondendo. Abbiamo due possibili strade da intraprendere: quella del dimostrare con tutto quel che ci riguarda il sì che desideriamo dire; oppure lo smentirci con quel che di concreto facciamo nei confronti di chi ci sta intorno. La fede non è flatus voci, ma concreti gesti d’amore. E amare, in ultima istanza, è essere disposti a donare la propria vita.

Per riflettere

Sforziamoci di fare questo esercizio e proviamo a calarci personalmente nelle parole del Vangelo. Preghiamo pronunciando il nostro nome alla fine di quel “Mi ami proprio tu?” e immaginiamo quale è (o possa essere) la nostra maniera di dimostrare la risposta. Riflettiamo su quel che facciamo, con quale stile operiamo quotidianamente, sentiamoci coinvolti e partecipi di quell’amore che anche grazie a noi si diffonde tutto intorno.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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