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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 16 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 17, 20-26

Mi emoziona ogni volta questo brano della preghiera di Gesù prima dell’arresto. Ha chiesto al Padre di custodire i discepoli, di sostenerli, di accompagnarli. Stupisce vedere un uomo in punto di morte occuparsi e pregare per i suoi amici piuttosto che raccogliere le sue ultime forze per affrontare la tragedia che sta per travolgerlo!

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Ma Gesù non si ferma e prega per coloro che hanno accolto le parole dei discepoli credendo che lui, il Maestro, è il rivelatore del Padre. Ha pregato per me, il Signore, quella sera al Getsemani. Nella notte in cui Dio ha salvato il mondo, in cui il Maestro si è abbandonato, si è consegnato alla furia omicida dell’uomo che non riesce a sopportare tanto amore, ha pensato anche a me.

E a te. A noi che abbiamo creduto nella Parola che ci è stata annunciata. Dopo avere pregato per i suoi discepoli presenti, ancora ignari mentre la tempesta che li avrebbe travolti stava arrivando, ha pregato per quelli che, grazie ai discepoli presenti, avrebbero creduto.

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A noi due, amico lettore. E mi emoziona fino alle lacrime il fatto che Gesù, nel momento più intenso e drammatico della sua vita, abbia chiesto per noi di scoprire l’unione che lo unisce al Padre, di farne parte.

Perché in questo consiste la vita di fede: entrare nel flusso d’amore che emana da Dio e a Dio ritorna, che fluisce all’interno della Trinità: l’amante, il Padre, l’amato, il Figlio, l’amore, lo Spirito (Sant’Agostino).

Questo ha chiesto il Maestro per me e per te: di fare un’esperienza così forte e totalizzante di Dio da diventare in lui un’unica cosa, un’unica vita, un unico amore. Ha pregato per noi, per me, per te. Chiedendo di essere uniti, fra di noi e con Dio, col Padre e col Figlio mediante lo Spirito Santo.

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Ha chiesto per noi di essere uniti al suo amore, come spesso accade nel nostro cammino di fede in cui, per istanti, sperimentiamo la travolgente bellezza di Dio. Così inizia la mia giornata: sapendo che Gesù, nell’orto degli ulivi, ha pregato per me. Che meraviglia!

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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