Fissare la meta a cui siamo destinati
La storia di Gesù non si è conclusa. Quello che sembrava un fallimento e la fine di tutto è diventato un nuovo inizio che non avrà mai fine. Così, l’Ascensione ci ricorda che questo è anche il destino a cui Dio ci chiama: niente avrà fine e noi ascenderemo con Lui e vivremo con Lui.
La vita, guardata da questa prospettiva, diventa un processo continuo in cui anche gli errori e i fallimenti possono avere posto perché non sono mai la fine del viaggio, ma solo una sua tappa.
L’importante è non smarrire l’orizzonte: fissare la méta a cui siamo destinati è più importante dei singoli momenti – belli o brutti che siano – che viviamo oggi.