E già, i discepoli non capisco nulla del giro di parole di Gesù. Sembra uno scioglilingua…o uno scherzo che Gesù vuole fare ai suoi. Niente di tutto questo. È molto serio Gesù in ciò che dice. Sta parlando della sua morte e resurrezione.
Eventi che i discepoli vivranno di lì a poco e che li traumatizzeranno. Gesù invece cerca di tranquillizzarli in anticipo. La sua morte causerà loro tristezza e angoscia ma la sua resurrezione trasformerà tutto in gioia. Il mondo, grande antagonista di Dio gioirà per la morte di Gesù…pensando di aver vinto Dio. Ma sarà poi la sua condanna alla resurrezione di Gesù.
Questo discorso Gesù lo fa a noi oggi. Ogni volta che la vita ci riserva delle prove che ci stendono per terra e ci riempiono di angoscia e tristezza, dobbiamo alzare lo sguardo al Cielo dove Gesù risorto regna. Non un Cielo fisico ma quello interiore.
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Siamo fatti di Cielo dal giorno del battesimo in cui il Risorto ha preso dimora in noi. Questa certezza ci riempie di gioia, sapendo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio e sono stati da Lui scelti, come ci dirà S.Paolo. Rimanere nella tristezza è opera del maligno. Dio è gioia infinita. Attenzione dunque a ciò che sentiamo dentro di noi.
Siamo risorti in Cristo. Viviamo da risorti.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade