Davanti all’incomprensione del mondo corriamo il rischio di essere travolti dal dubbio, di non farcela, di spegnere il lumignolo fumigante della fede o, peggio, di lasciare che il sale perda il suo sapore.
Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Maggio 2024” su Spreaker.Viviamo tempi cupi, inutile negarlo, in cui, in Occidente, la fede è ridotta a vaga appartenenza culturale, a dignitosissimo (e ignorato) modello di comportamento, e la Chiesa viene accettata solo se fa l’agenzia di mutuo soccorso per le situazioni che la società non vuole o non riesce a gestire.
Viviamo in un mondo ostile al cristianesimo in nome di una malintesa interpretazione della libertà, che toglie i simboli religiosi e relega la fede al privatissimo ambito delle coscienze. Da noi, per il momento, grazie al cielo, la persecuzione si riduce a qualche presa in giro in ufficio, ma serpeggia, sottile, un feroce anticlericalismo.
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E, spesso, lo scoraggiamento e il vittimismo fanno capolino e sprofondiamo nella paura di non farcela o di esserci sbagliati. Gesù Maestro che proclamiamo Signore e Figlio di Dio, è risorto e asceso al Padre, certo, ma per il resto cosa possiamo fare? Ricordarlo nella preghiera, renderlo presente con le sue parole, osservando la sua regola di vita.
Così appare ma così non è: Gesù ci dona lo Spirito Santo che lo rende presente, vivo. Possiamo incontrare il Signore, possiamo incontrare il Maestro qui e ora. E fra i titoli con cui egli chiama lo Spirito vi è quello che usa oggi: il Paraclito, il difensore.
In Israele una persona accusata si doveva presentare davanti agli anziani della comunità che ascoltavano la sua difesa. Ma se non riusciva a produrre prove, uno dei presenti, certo della sua innocenza, poteva affiancare l’accusato come segno di fiducia e suggerirgli le parole per difendersi.
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È il paraclito, colui che prende le tue difese. Non solo lo Spirito ci permette, nella fede, di incontrare il Signore, ma prende le nostre difese, qualunque cosa il nostro cuore o gli altri ci accusino.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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