Gesรน nel IV vangelo si presenta con lโimmagine del buon pastore. Eโ pastore preoccupato soprattutto che le sue pecore possano avere vita e per questo offre la sua stessa vita facendone dono per gli altri.
Il riferimento va alla figura del servo di YHWH del Terzo Isaia: โnon ha apparenza nรฉ bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui dilettoโฆsi รจ caricato delle nostre sofferenze, si รจ addossato i nostri doloriโฆโ (Is 53,3-7). Si tratta del profilo di un condannato e sfigurato. Eโ volto che si contrappone al volto di Gesรน, โpastore belloโ: la bellezza che comunica sta nellโorientamento della sua vita come dono: รจ la bellezza del gratuito, della novitร di chi si consegna e si spende.
Il pastore indicato nel IV vangelo porta infatti i tratti sconcertanti della figura del servo che dร la sua vita per tutti. Ed รจ contrapposto al mercenario, centrato su di un profitto da guadagnare, ripiegato sul proprio tornaconto. Il primo grande messaggio di questa pagina riguarda lโidentitร di Gesรน come pastore che ha fatto della sua vita un dono in relazione con una comunitร che raccoglie attorno a sรฉ.
Un secondo messaggio รจ relativo al โconoscereโ: il pastore โconosceโ le sue pecore, anzi si attua una conoscenza reciproca: โconoscereโ indica un coinvolgimento dellโesistenza e la reciprocitร propria dellโamore. Non solo il pastore conosce ma anche le pecore conoscono. Lโincontro con Gesรน apre ad un incontro piรน grande che รจ quello tra il Figlio e il Padre: โcome il Padre conosce me e io conosco il Padreโ.
Il dono di Gesรน nel rapporto con i suoi รจ comunicazione di amicizia che coinvolge in una storia di relazione: โNon vi chiamo piรน servi, ma vi ho chiamati amiciโ. La conoscenza tra il Figlio e il Padre รจ relazione di dono e di accoglienza, reciprocitร di vita; cosรฌ il โconoscereโ che lega Gesรน a noi รจ dono di incontro e diventa uno stare in lui. Da questo condividere la sua vita stessa matura una vita orientata a continuare le scelte che sono state le sue.
Cโรจ un terzo messaggio da cogliere. Gesรน รจ pastore che non chiude e pensa agli altri come nemici ma guarda oltre i confini: โho altre pecore che non di questโovileโ. Il raduno che Gesรน attua supera le barriere di separazione: il suo sguardo raggiunge altre pecore di altri ovili. Il suo dono genera la possibilitร di un incontro nuovo tra diversi e lontani.
Ma soprattutto la sua cura tende a superare le barriere che dividono gli ovili e si rivolge ad un incontro dove sia possibile la condivisione nella diversitร . In Gesรน questa larghezza di orizzonti deriva dalla sua libertร : รจ lโattitudine di chi non pensa la sua vita come privilegio da difendere ma come dono: โio offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poichรฉ ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovoโ.
La bellezza del pastore si rende visibile nella gratuitร e nella libertร con cui offre la sua vita e rende cosรฌ possibile un percorso di incontro e comunione, di reciprocitร nellโamore.
Per gentile concessione di p. Alessandro โ dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.