“ Capite quello che ho fatto per voi? “
Ecco subito, all’inizio di questo “ triduo pasquale “, una domanda forte che siamo chiamati a farci per verificare il nostro cammino di fede.
Ci rendiamo conto di cosa ha fatto per noi il Signore?
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Ci ha “ lavato i piedi “!!!
Si è preso tutto “ lo sporco “ che, in noi, sovrabbonda, e ci “ ha lavato “.
Dovremmo essergli grati di cio’ eppure ancora oggi ci sono tanti che non vogliono “ farsi lavare i piedi da Gesu’ “, preferendo restare nel torbido, nel fango, nella vischiosità in cui sono immersi.
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“ Se non ti laverò non avrai parte con me “.
Gesu’ vuole “ lavarci “ ma non ci toglie la libertà di rifiutare la sua opera.
Ci dice solo cosa ci accadrà se preferiamo “ restare sporchi “: non avremo parte con Lui.
E allora ad ognuno di noi sta farsi una domanda: voglio veramente rinunciare ad “ aver parte “ con Cristo, a vivere, sin da ora, la sua vita, per poi viverla nell’Eternità quando tornero’ al Padre?
In tanti non credono, sono scettici sul fatto che questa vita sia solo il “ primo tempo “, quello breve, della nostra esistenza, ma che essa continua perché “ ritorneremo al Padre “.
E chi ce lo assicura?
Gesu’ stesso.
Nel testo di oggi si legge: “ sapendo ( Gesu’ ) che era venuto dal Padre e che dal Padre ritornava “.
Se crediamo al Vangelo dobbiamo credere che siamo chiamati a “ ritornare al Padre “.
Questa meravigliosa pagina ci aiuta a comprendere questo fondamentale passaggio.
Passaggio.
E’ proprio questo che significa la parola Pasqua.
Sarà Pasqua, pertanto, per ciascuno di noi, quando decideremo di lasciarci “ lavare “ da Gesu’, consentendogli di toglierci da dosso tutto “ lo sporco “ che, giorno dopo giorno, si è stratificato su di noi ad opera del nostro peccato.
Chi si affida al Padre, chiede perdono e gli dice: “ Lavami “, ha effettuato il “ passaggio “ necessario per iniziare una nuova vita in Gesu’.
E in che consiste questa nuova vita?
Nel fare come Cristo, nel lavare i piedi ai miei fratelli, nel passare dalla logica dell’essere servito a quella del servire, del mettersi al servizio.
Che questa imminente Pasqua possa rappresentare, per ciascuno di noi, l’occasione per compiere, definitivamente, il nostro personale “ passaggio “ ad una vita di servizio.
E’ la chiave per “ avere parte con Gesu’ “ e “ ritornare “, al termine del nostro percorso terreno, al Padre.
Buon Giovedi’ Santo e buon triduo pasquale a tutti.