È la storia di Hindi, una ragazza ebrea appartenente alla comunità di Sighet, una cittadina della Transilvania rumena, annessa all’Ungheria durante la seconda guerra mondiale (oggi Sighetu Marmatiei in Romania). Lei e la sorella Relu passano drammaticamente nel maggio 1944 dai momenti spensierati della loro adolescenza alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, insieme ad altre diecimila persone, tutte appartenenti alla comunità di Sighet. Le ragazze sopravviveranno alla deportazione e alle atrocità dell’Olocausto grazie alla reciproca unione e alla solidarietà con le loro amiche. Nella prima parte del libro Hindi elenca con accuratezza i membri della sua famiglia e del suo parentado (la maggioranza dei quali troverà la morte nella deportazione), le tradizioni della comunità ebraica e la sua vita quotidiana. Dopo la liberazione Hindi cerca di tornare a casa, ma la trova confiscata dai comunisti. Il matrimonio con Laci Rothbart la porta a maturare la decisione di fuggire dal blocco sovietico, nella speranza di una vita libera in America: l’arrivo in California le consente finalmente la ricostruzione di una nuova vita, senza dimenticare il suo tragico passato.
Punti forti
- La forza del racconto di una delle ultime vittime e testimoni della Shoah, che nonostante gli orrori subiti sprona alla solidarietà e alla speranza.
- Il testo è stato tradotto dal nipote dell’ufficiale italiano che a Sighet conosce Hindi e se ne innamora, e che per questo viene citato nel testo; nonostante egli voglia portarla in salvo in Italia, saranno divisi dagli eventi bellici e non si rivedranno mai più.
- Prefazione di Marco Buticchi, uno tra i più interessanti scrittori di romanzi del momento.
- Evento che consiglia l’uscita in tale data: 27 gennaio, giornata della Memoria.
Destinatari
- Pubblico ampio, in particolare giovane.
Autrici
Hindi Rothbart nasce nel 1924 a Sighet, in Romania, e a 19 anni viene deportata ad Auschwitz. Dopo la liberazione si sposa con Laci Rothbart e ha il suo primo figlio, Bob, in un campo profughi dell’Austria. Si trasferisce poi con la famiglia in California, dove nasce il secondo figlio, Stanley. Ha iniziato a raccontare la sua storia nelle scuole frequentate dai figli, ma ha deciso di scrivere questo libro solo nel 2007. Muore nell’ottobre 2012.
P’nehah Goldstein, ebrea newyorkese, è una affermata autrice di sceneggiature per la tv e il cinema. Sue sono le sceneggiature dei film Natale a novembre (2008) e Un amore per Leah (2009).
http://www.youtube.com/watch?v=wZ1EUnrIYok
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