Entriamo nella Grande Settimana, quella che ci porterà al compimento della Gloria passando dall’assurda atrocità della morte. Ma per prepararci a questo momento c’è una cosa da comprendere: Gesù non si risparmia per noi; invece, noi molto spesso andiamo a risparmio con Lui.
Questo è vero per ogni volta che ragioniamo al modo di Giuda il traditore: vedendo il dono generoso e prezioso che Maria fa ungendo i piedi di Gesù col profumo di nardo, si giustifica che non vale la pena dal momento che ci sono i poveri che hanno bisogno di quei soldi.
Gesù ricorda che quell’atto è profetico, perché predice che Lui morirà e sarà unto. Giuda non riuscirà a capire questo perché non riesce ad abbandonarsi a Gesù, ma piuttosto resta legato alle cose del mondo.
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Così è anche quando si parla delle ricchezze della Chiesa che potrebbero sfamare il terzo mondo, o quando si trovano mille scuse per non riuscire a stare con il Signore: mille cose da fare, mille impegni, diecimila urgenze, altrettanti imprevisti e poi un meritato riposo perché Dio non vuole che i suoi figli siano infelici. Alla fine il Signore sa che lo penso e che faccio l’offerta al mendicante fuori al supermercato o al semaforo, oppure spedisco i bollettini per le riviste di soccorso umanitario che mi arrivano a casa, e quello vale come opera di carità.
Questo rimanere in superficie, non ci prepara a sprofondare nella passione di Gesù e comprenderla. Non ci prepara nemmeno a una eventuale prova che prima o poi ci toccherà, perché quando all’improvviso arriverà saremo devastati se non avremo l’animo fortemente radicato nel Signore. Quindi inizieranno i cedimenti e ci chiederemo: che fine ha fatto tutta la carità che ho fatto?
Buttarsi ai piedi di Gesù e donargli ciò che di prezioso possediamo è l’unico modo che abbiamo per abbandonarci a Lui e denudarci per lasciarci prendere e coprire dal suo amore. È in questo dono totale che possiamo accogliere e fare nostro il mistero grande di Dio, è solo in questo abbandono totale che possiamo fare esperienza del Signore e non vedere tutto questo momento con orrore e tristezza.
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Per chi vive nello Spirito di Cristo non c’è orrore, ma stupore e amore.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE