Un gesto, senza misura, che ci parla di un’altra esperienza smisurata. Per il brano di Vangelo che la Liturgia propone per il lunedì della Settimana Santa ho immaginato un Gesù… a passo di danza
Luce e tenebre si intrecciano reciprocamente in una danza che appare di una piacevolezza struggente: da un lato abbiamo la gioia di vedere i due amici, Gesù e Lazzaro, di nuovo a cena insieme. La vita ha vinto la morte. Ma il piacere è adombrato dalla figura di Giuda, che cova rancori e medita il tradimento. L’ombra della cattura e della condanna a morte di Cristo oscura la felicità dell’amicizia ritrovata.
Ma il valzer continua e la luce, ancora una volta, volteggia insieme al buio, in un crescendo di emozioni: Maria, colei che aveva “scelto la parte migliore” (cfr Luca 10,42), “prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo” (v. 3).
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Attraverso queste parole anche noi, amici cari, possiamo sentire il profumo di questa essenza così intensa, che ha il sapore intenso dell’amore, dell’amicizia, dell’ammirazione. […] Continua a leggere qui.
Per gentile concessione di Alessandro Ginotta
Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it/
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