Il magnifico vangelo di oggi ci pone davanti il problema della nostra libertà. Molti di noi pensiamo di essere uomini e donne liberi. Invece non lo siamo. Siamo schiavi di noi stessi e delle nostre passioni.
Come quei Giudei che si consideravano liberi solo perché discendenti della fede di Abramo. Ma Gesù li smaschera. Solo chi accoglie il Figlio e crede in lui diventa libero per sempre. Chi è schiavo di sé stesso o dei propri idoli non appartiene a Dio ma ha un altro padre: il maligno.
Gesù lo dice chiaramente. Chi dice di appartenere a Gesù si deve comportare come Lui, ci dirà Giovanni nella sua prima lettera apostolica.
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La quaresima è il tempo favorevole per guardare in faccia le nostre schiavitù. A volte sono piccole e banali, come le fissazioni, i pregiudizi…ma rendono schiavi come la ragnatela del ragno. È Gesù che ci rende liberi dentro davvero. Ma bisogna farlo dimorare in noi. Cosa ancora ti rende schiavo? Chi abita il tuo cuore?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade