“Chi di voi è senza peccato”
Certamente al centro di tutto l’episodio del Vangelo vi è la misericordia di Dio. Gesù, l’unico senza peccato, avrebbe potuto condannare la donna, eppure anche Lui rinuncia ad emettere un giudizio di condanna. Non solo le salva la vita, ma le offre il perdono, la possibilità di ricominciare a guardarsi con dignità e senza sensi di colpa.
Ma ciò che lascia sorpresi è ancor prima la reazione degli scribi e farisei. Rinunciano a lapidarla. Quella frase ascoltata da Gesù li mette in difficoltà, ma loro la ascoltano, non rimangono ostinati e duri di cuore. Qualcuno avrebbe potuto far partire qualche pietra. Qualcuno di quelli che ha difficoltà a leggersi dentro, che si ritiene senza peccato, impeccabile appunto.
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Evidentemente la consapevolezza dei loro peccati in quel momento è stata maggiore dell’ossequio dovuto alla legge. Chissà quante volte anche loro sono venuti meno a quella stessa legge che volevano difendere. (Legge nel senso più generale e non in riferimento esclusivo all’adulterio). Quell’episodio non è stato un caso fortuito, o di vittoria del buon senso.
È l’evidenza che tutte le volte che è proclamata la Parola di Dio, ci è donata anche una grazia speciale per viverla. E se gli scribi e farisei, assetati di giustizia e ricolmi di malizia verso Gesù, si sono lasciati sopraffare dalla grazia che gli fu donata attraverso quella Parola, perché anche tu non ti lasci vincere dalla luce e dall’amore che la Parola di Dio fa entrare ogni volta dentro di te?
In breve
Ogni volta che ascolti la Parola di Dio, il Signore ti dona anche la grazia per attuarla nella tua vita. Non sciuparla!
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