HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 12 Marzo 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 5, 1-16

Gesù, dopo aver guarito un paralitico che stava sdraiato sulla barella, gli dice di alzarsi, di prendere la sua barella e di camminare. Questa guarigione ha chiaramente un significato anche spirituale, infatti, Gesù dice anche: Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio.

Potrebbe anche sembrare una minaccia: se pecchi Dio ti punirà! Ma non è così, non è una punizione che viene dal cielo. La punizione del peccato è una conseguenza del peccato stesso. Il peccato ti paralizza, e se tu pecchi ti paralizzerai ancora di più.

Se io abuso del cibo, perché mangio troppo o troppo poco, la punizione non arriva da Dio, ma sarà il mio stesso corpo a farmi soffrire e a indicarmi che sto facendomi del male. Così il peccato è devastante nella nostra vita, colpisce il nostro corpo, colpisce le relazioni che abbiamo con le altre persone, e anche le relazioni più importanti, colpisce poi la nostra psiche e genera ansie, paure, sensi di colpa, o stati di esaltazione che ci impediscono di vivere bene, in pace.

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Il peccato è veramente devastante, ci ruba le cose più preziose, rende storte le nostre strade, corrompe i nostri sentimenti, e indebolisce la nostra fiducia in Dio. E questo non perché Dio smette di amarci, ma è il peccato che ci fa sentire indegni di lui.

Chiediamo dunque a Dio il perdono dei nostri peccati, invochiamo la guarigione spirituale, e cerchiamo anche di stare alla larga dal peccato, affinché non ci capiti qualcosa di peggio.

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