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don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 11 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 4, 43-54

La fede che ti mette per strada

Ci sono situazioni che, piรน di altre, misurano la forza dei nostri legami e la consistenza della nostra fede. La malattia di un figlio, come attesta il vangelo, รจ una di queste.

Quel padre era ricorso a Gesรน sullโ€™orlo della disperazione. Ne aveva invocato la presenza in casa, convinto comโ€™era che, se qualcosa di nuovo potesse accadere nella vita del figlio, questo dovesse passare esclusivamente attraverso il contatto fisico, mediante un gesto.

E invece scopre che la novitร  della vita รจ generata non dal dispiegamento di mezzi e di energie ma dal credito accordato a una parola. Una parola, quanto basta a metterti in cammino:ย โ€œQuellโ€™uomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in camminoโ€.

Ma quellโ€™uomo รจ un pagano, il quale crede pur senza aver visto ciรฒ che pure ha invocato: a suo tempo vedrร  con gli occhi ciรฒ che con il cuore ha osato credere. Non resta deluso del fatto che il maestro non abbia soddisfatto la sua aspettativa di scendere a casa.

Quando lโ€™evidenza (cioรจ la malattia del figlio e il taumaturgo che non asseconda la sua richiesta) vorrebbe costringerlo alla resa, proprio allora quellโ€™uomo riesce a compiere il salto che va oltre il dato di realtร . Scopre che a nulla servirebbe un contatto fisico se prima il cuore non si รจ lasciato toccare da una parola che chiede ospitalitร . Quel contatto finirebbe per essere magia.

In qualche modo, la sua fede riconosce che quella discesa รจ giร  avvenuta nel mistero dellโ€™Incarnazione. Lรฌ Dio si รจ fatto accanto ad ogni uomo che giace nelle tenebre e nellโ€™ombra della morte.

Credere, ossia lasciarsi mettere in cammino, forti soltanto della fiducia nella parola di Colui che ha parlato.

Credere, ossia lasciarsi muovere dallโ€™amore. Per amore del figlio aveva accettato di disturbare il Maestro e per amore di quel figlio osa credere in una guarigione a distanza.
Credere, ossia passare dalla fede nei segni esteriori alla fede nel Segno per eccellenza che รจ il Figlio di Dio.

Quel padre riconosce che il compimento di quanto il Maestro ha proferito รจ consegnato alla sua docilitร  che deve misurarsi con il peso della distanza e con quello di una assenza.
Credere, ossia passare dalla delusione allโ€™affidamento.

Dio ama chi si lascia mettere in cammino dalla vita e percorre i passi con la sua Parola nella bisaccia. Su questo cammino, Egli stesso รจ il compagno di viaggio e la strada da percorrere.
Dio ama chi si fa custode e facilitatore dellโ€™esistenza altrui.

Dio ama chi smette i panni del suo ruolo e diventa un povero che non ha paura di tendere la mano per chiedere aiuto.

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Dio ama chi รจ capace di affrontare i passi decisi e non affrettati delle speranze piรน difficili.

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