L’evangelista Luca nel Vangelo di oggi mette in bocca a Gesù delle parole immense:
«Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro».
Bisogna comportarsi così come Dio si comporta. Amare senza cercare il contraccambio, amare a fondo perduto, amare gratuitamente, amare sempre. Ma davanti a una richiesta simile potremmo dire che noi siamo solo degli uomini mentre Lui è Dio e quindi può agire con quella gratuità e totalità di cui è fatta la misericordia.
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Ed è proprio qui il punto di conversione per ciascuno di noi: Dio non solo ci chiede di amare alla Sua maniera ma ci dà anche la forza e il potere di farlo. Credere è sapere che in noi opera la potenza dello Spirito Santo che sprigiona in ciascuno una misteriosa forza che ci fa vivere in maniera differente rispetto alle logiche del mondo.
Ecco perché dobbiamo smettere di usare la nostra umanità come la grande scusa per non vivere secondo ciò che ci dice il Vangelo. Usare l’alibi della nostra fragilità per nascondere la nostra mancanza di fede nella potenza dello Spirito che opera in noi significa smettere di essere dei credenti per diventare semplicemente dei simpatizzanti.
Infatti in quest’ultimo caso il massimo che riusciamo a fare è dire che alcune proposte di Cristo sono belle, ma la vera differenza la fa chi vive di conseguenza e non semplicemente chi gli mette like.
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Oggi il Vangelo ci dice che noi siamo in grado di vivere il Vangelo perché è Dio stesso che ci rende capaci, a patto però che tu creda in questo.
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“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”. Ecco spiegato il motivo per cui dovremmo essere misericordiosi: perché è Dio ad essere misericordioso, e noi siamo fatti ad immagine e somiglianza Sua. E come potremmo dirci Suoi figli se ci comportiamo al contrario di come Egli stesso agisce? Molto spesso la rinuncia alla misericordia la motiviamo con un bisogno profondo di fare giustizia. Siamo cioè convinti che la misericordia sia opposta alla giustizia. […] Continua a leggere qui.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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