ยซLi condusse su un alto monteยป
Iniziamo da un dato curioso: alcuni degli avvenimenti piรน importanti della Bibbia accadono sulla cima di un monte.
Sulla cima del Mรฒria รจ ambientata la pagina culminante e piรน drammatica della vicenda di Abramo, nostro โpadre nella fedeโ, in cui il patriarca scopre che il suo Dio รจ ben diverso dagli โdรจiโ dei popoli vicini, assetati di sacrifici umani (Prima Lettura) e non poteva allora sapere che quel Dio, che aveva risparmiato Isacco, non avrebbe risparmiato suo Figlio per amore nostro! (Seconda lettura).
Sul monte Oreb/Sinai Elia incontra Dio nel โsuono silenziosoโ di una brezza leggera e Mosรจ riceve da Dio il Decalogo. Sul monte Sion รจ collocata la Cittร Santa, Gerusalemme, e lรฌ sorgeva lโimponente Tempio del Signore. A Gerusalemme il Figlio di Dio รจ morto e risorto per noi; piรน precisamente: รจ stato crocifisso sul โmonte Calvarioโ, il Golgota.
In questa seconda domenica di Quaresima lo scenario รจ un ยซalto monteยป, verosimilmente il Tabor, su cui Gesรน conduce Pietro, Giacomo e Giovanni ยซin disparte, loro soliยป e lรฌ ยซfu trasfigurato davanti a loroยป.
Perchรฉ tutti questi gloriosi eventi hanno come scenario la cima di un monte?
Probabilmente perchรฉ per la sua stessa conformazione geologica la cima di un monte orienta lo sguardo e il cuore verso il Cielo e quindi verso lโInfinito. Lo sapeva bene il Leopardi quando scriveva: ยซSempre caro mi fu questโermo colleโฆ ma sedendo e mirando, interminati spaziโฆยป. ร dalla cima di un monte o di un colle che si possono ammirare gli spazi โinterminatiโ e fare esperienza dellโInfinito.
Per questo Gesรน condusse i tre discepoli su un โalto monteโ: perchรฉ quello era il luogo ideale per fare esperienza della โBellezza di Dioโ.
I monti possono essere lontani dal luogo in cui viviamo ma non dal nostro cuore se davvero vogliamo salire in vetta. ร certamente necessaria un poโ di spirito di sacrificio, come per tutte le cose che hanno valore in questa vita. ร necessaria la fatica di uscire dalla propria โcomfort zoneโ, di rompere con le abitudini accidiose, di โchiudere la portaโ (Mt 6,6) ai tanti rumori molestiโฆ ma sulla cima, quando saremo โIN DISPARTE, SOLIโ, ci attende un Padre a braccia aperte.
Sarร la nostra โtrasfigurazioneโ (trasformazione), che ci ricolmerร di luce e gioia e ci farร esclamare, con Pietro: ยซร bello per noi essere qui!ยป.
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