Il problema di fondo che Gesù pone qui si riferisce all’ipocrisia religiosa. Fare vedere a tutti di essere persone di fede, spirituali, religiose…e poi nell’intimo non amare gli altri o perlomeno una cerchia di persone: quelli che consideriamo meno di noi, quelli che sono diversi da noi, quelli con i quali abbiamo avuto discussioni e litigi.
Queste persone sono state bandite dal nostro cuore e quindi dalla nostra vita. C’è una sorta di schizofrenia tra ciò che diciamo a parole e ciò che facciamo. Questa è la santità ipocrita. Gesù ci dice oggi che non c’è salvezza per questi tipi di santi.
Farebbero meglio a rivedere il mondo delle relazioni nel loro cuore e a sistemare le cose, reintegrando nella cerchia coloro che hanno scartato. Così assomigliano al Padre misericordioso e possono essere veramente figli, non schiavi del proprio rancore
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La quaresima è il tempo favorevole per scendere nel cuore e vedere chi abbiamo scartato e perché. Ci renderemo conto che il nostro cammino di santità è falso. Dobbiamo correre ai ripari restaurando le relazioni perdute. Forse sarà troppo tardi…ma ci conviene sempre fare il primo passo.
Così le nostre Eucarestie saranno vere.
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A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade