“ Seguimi “.
Gesu’ lo dice a Levi, un peccatore, “ seduto “ al suo banco delle imposte.
Quell’imperativo è rivolto a me, a te, a ciascuno di noi “ seduto nel proprio peccato “ che lo immobilizza, che lo tiene fermo.
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E’ proprio per noi “ malati “ che il Signore è venuto, perché ci vuole guarire.
Il problema è uno solo: riconoscersi malati.
Se, infatti, mi reputo “ sano “, rifiuterò sempre l’invito alla sequela pensando che esso non sia rivolto a me.
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Rifiuterò pertanto di “ andare dal medico “!!!
Oggi c’è pertanto da interrogarci su noi stessi: ci reputiamo “ sani “ o ci riconosciamo “ malati “?
Nel primo caso Cristo non potrà fare nulla per noi perché, per nostra scelta, lo avremo rifiutato; nel secondo caso non spaventiamoci di quanto sia grande il nostro peccato perché a Gesu’ non importa: è venuto proprio per salvare i piu’ incalliti, i piu’ peccatori.
Lui è un medico bravissimo.
Aspetta solo che noi, riconoscendoci “ malati “, ci “ alziamo dal nostro peccato “ e ci mettiamo alla sua sequela.
Sarà Lui a guarirci.
Buona giornata a tutti e buona guarigione a chi, umilmente, si riconosce peccatore.
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