Non è in discussione il valore del digiuno… ma la motivazione che ne danno.
Mi spiego meglio: i farisei digiunano perché sono legati alle regole… ai precetti… sono legati ad una obbedienza cieca. Ci dicono che è necessario digiunare e lo facciamo. Perché? perché così è scritto… perché così si è sempre fatto… perché così facciamo felice Dio.
I discepoli di Giovanni digiunano per penitenza e per prepararsi al messia…
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I discepoli di Gesù non digiunano perché già sono nella pienezza, hanno compreso che il messia è lì con loro… è sempre presente.
Noi viviamo con la consapevolezza che Dio è sempre con noi.
Allora, qual è il senso del digiuno che la chiesa ci invita, a volte, a fare?
Ce ne sono tanti… uno di questi è che digiunare significa privarsi di qualcosa in modo da sentirne la mancanza. Se mi privo di qualcosa per amore di Dio, ogni volta che il mio corpo ne sente la mancanza… mi ricorda il motivo per cui sto facendo il digiuno… e quindi mi ricorda Dio… e così, il digiuno e il corpo stesso… diventano preghiera. Se poi, questo digiuno e questa preghiera diventano anche occasione di condivisione materiale e di carità… per i più bisognosi… allora il digiuno e la preghiera raggiungono il loro obiettivo… il loro bersaglio…
Questo vangelo di insegna che la vita di fede sta nel fare le cose, qualunque cosa, per amore… e con amore… perché…
L’Amore dà senso a tutte le cose.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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