Gesu’ senti’ “ compassione “ per la folla.
Compassione.
Anche domani troveremo, nel Vangelo, questo bellissimo termine, che indica la piena condivisione, da parte del Maestro, di cio’ che ogni uomo si porta dentro.
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Gesu’ avverte il disagio della folla che è venuta ad ascoltarlo e comprende che quegli uomini hanno fame.
Non puo’ restare inerte.
Deve agire.
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E allora compie dei gesti.
Prende il pane, rende grazie, lo spezza e lo dà ai suoi discepoli.
Sono i gesti della comunione.
Cristo è il “ pane spezzato “ che “ si dà “ a tutti i discepoli, che desidera essere da loro mangiato.
Da tale unione nasce il desiderio della condivisione e, consequenzialmente, il servizio.
Il testo chiarisce che Gesu’ dette i pani ai discepoli perché “ li distribuissero “ alla folla, collaborando, in tal modo, alla realizzazione del “ miracolo “.
Anche noi siamo chiamati a fare in maniera identica: a nutrirci di Cristo e, poi, a spezzarci per il Regno.
E’ attraverso l’opera di ciascuno di noi, è attraverso il poco che ognuno è chiamato a fare, che la Parola puo’ essere “ mangiata a sazietà “ da tutti.
Non tiriamoci mai indietro da questo nostro compito di “ distribuire il pane del Vangelo “ agli altri per consentir loro di nutrirsi e, a loro volta, di mettersi al servizio di Cristo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
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