Leggiamo che Gesù, “entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto”. Quando Gesù entra nella nostra vita è impossibile che rimanga nascosto, perché quando entra, ciò che cambia, anche esternamente, è la qualità della vita stessa.
Se infatti non si vede che siamo cristiani dalla qualità della nostra vita ma solo dal nostro parlare, allora il nostro cristianesimo è solo una questione di discorsi. Ma il Vangelo di oggi, pur iniziando con questo dettaglio, vuole che fissiamo il nostro sguardo sulla storia di questa donna anonima, senza nome.
È una madre greca, di origine siro-fenicia, quindi straniera, che nella disperazione per la condizione della figlia va da Gesù a implorare l’aiuto. La replica di Gesù è incomprensibile e piuttosto dura. Spesso nella vita della fede ci si aspetta di ricevere solo le carezze. E di Gesù ci immaginiamo forse solo la sua tenerezza, la sua bontà.
- Pubblicità -
Ma alla luce del vangelo di oggi si intuisce che nel credere ci si può anche scontrare con paradossi, come la sensazione di non essere ascoltati, di sentirsi esclusi, lasciati da parte, abbandonati, ignorati e se non si è forti interiormente si cade facilmente nello scoraggiamento.
Mai dobbiamo dimenticare che avere fede significa anche saper starci proprio quando credere sembra la cosa più difficile, quando tutto sembra assurdo, senza via d’uscita. Aver fede vuol dire anche essere consapevoli che a volte dobbiamo affrontare delle prove nella vita.
È quello che avviene con quella apparente mancanza di dolcezza da parte di Gesù. Questa madre greca di oggi ci dà una grandissima lezione di pazienza, di perseveranza e di umiltà. Sono queste le qualità che Gesù apprezza in tutti coloro che vogliono rivolgersi a Lui.
Ecco che cosa significa credere: fidarsi ciecamente di Dio, anche nelle assurdità della vita.
Leggi la preghiera al Santo del Giorno | Leggi la preghiera del giorno
Per riflettere
Cerchiamo di aver compassione di tutti, specialmente dei più deboli, e chi è cresciuto senza l’affetto della famiglia possa incontrare persone serene ed affettuose.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi