Nella meditazione del vangelo di questa domenica mi sono soffermato su alcuni elementi che penso possano essere importanti per ciascuno di noi.
In modo particolare colpisce la presenza, dentro la sinagoga, di questo uomo posseduto. La sua presenza, insieme alla sua conoscenza di Gesù, ci ricordano che la fede non è una questione di frequentazione di luogo o di conoscenza del Signore… la fede implica una relazione col Signore!
Insomma, non è la mia partecipazione a messa, alle catechesi, alle adorazioni… e non è neanche la mia conoscenza della teologia o della Bibbia che fa di me un vero credente… una persona di fede, ma se tutto questo diventa incontro e relazione con il Signore. Sì, perché non è “automatico” né scontato…
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Si può partecipare a messa senza incontrare Dio… e si può leggere e conoscere la Bibbia come un normale libro… tutto può essere pratica esteriore che non arriva al cuore… che non arriva alla vita!
Ma questa liberazione, ci ricorda anche che per un autentico cammino di fede occorre anche fare tacere alcune voci… alcune paure dentro di noi. Spesso, infatti, pensiamo e crediamo che la fede… l’incontro con Gesù sia più un peso che una gioia… crediamo che seguire i valori del vangelo sia un freno alla nostra libertà… alla nostra vera felicità.
Per capire che non è così, pensiamo alla relazione con Gesù come alla relazione con la persona amata: tutto ciò che rinunci per amore non è privazione ma scelta necessaria per vivere la gioia della relazione d’amore. Il fine non è la sofferenza ma la gioia di vivere.
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Se non ti cambia la vita, non è Dio perché l’Amore cambia la vita!
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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