Il nemico è vinto
“Purché se ne parli”, diceva un celebre politico. Il contrario ritiene una celebre figura di oggi, il Maligno. Val la pena guardare da vicino l’esorcismo che fa Gesù. Siamo all’inizio del Vangelo di Marco.
Nel deserto, Gesù è già stato tentato da Satana. Qui affronta “lo spirito cattivo”. Nella missione di Gesù gli esorcismi sono più importanti delle guarigioni dai mali fisici. La liberazione essenziale che porta è dal peccato e dallo spirito del maligno. L’espulsione dei demoni è fondamentale nei vangeli: la missione data ai dodici è “predicare, col potere di cacciare i demoni”. Gesù lo fa con una sola parola: “Taci, esci da quest’uomo!”. Lo fa con la sua autorità e senza apparato liturgico, ma con la sua parola. Gli scribi si interrogano sull’origine del suo potere. Questo potere Gesù lo ha dal Padre.
Cristo manifesta che il Regno di Dio è in mezzo a noi: “Comanda agli spiriti cattivi ed essi gli obbediscono”. Cristo allo spirito del rifiuto (“Non servirò!”) oppone il suo “sì” del Getzemani. L’autorità di Cristo è grande e rende liberi, mentre quella del tiranno divide e rende schiavi.
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Anche oggi nel Battesimo si fa l’esorcismo e in ogni diocesi ci sono dei sacerdoti incaricati per questo servizio che hanno il compito di discernere da cosa deriva l’aggressione, se si tratta di una possessione diabolica o di una malattia psichica. Bisogna guardarsi bene dal confondere Gesù con uno psichiatra ante litteram. Gesù ci mette in guardia a più riprese nel Vangelo, Lui che ha affrontato a più riprese il Maligno, il Principe di questo mondo, Satana (è Lui che gli da questi titoli!). In Gv 8,44 lo chiama omicida, mentitore, padre di menzogna. Omicida!
Il XX secolo è pieno di massacri di una incalcolabile misura. Troppo semplice dire che tutto fu possibile a causa del progresso tecnico che fece assassinare una quantità ineguagliabile di persone. Lo sterminio della bomba atomica, il genocidio degli ebrei ad opera dei nazisti. Come non vedere la presenza del Maligno e la sua capacità di seduzione in questo omicidio di massa legato ad una menzogna ideologica? Come non vedere la sua azione nelle guerre in atto che non danno segni di finire?
Ma Satana è stato vinto. Eppure, noi facciamo ogni giorno esperienza della sua tentazione. La lotta continua. Niente è cambiato, ma tutto può cambiare. La storia della santità cristiana ci insegna che Dio dà la grazia, a tutti coloro che la cercano, di portare buoni frutti.
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Come tutti i cristiani, siamo chiamati ad una lotta spirituale. Una lotta vera. Contro Satana non c’è pacifismo. Dobbiamo distinguere tre tappe.
Prima tappa: individuare il nemico. Il cristiano sa di essere stato salvato e il male non è una cosa sola con lui, ma viene dal di fuori di lui, dal Maligno. Credere nell’esistenza del demonio fa parte della Buona Novella: io non sono un demonio.
Il combattimento spirituale non si fa da soli, ma abbiamo un alleato, il Cristo stesso sovrano esorcista delle nostre anime dal giorno del nostro battesimo, nel sacramento della Riconciliazione e nella vita di ogni giorno, ma ci sono anche i nostri fratelli che Dio mette sul nostro cammino per aiutarci.
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Il combattimento spirituale è una lotta senza fine. La guerra durerà per tutta la vita anche se il fronte cambia. Gesù, nostro modello e prototipo non ha completamente sconfitto il nemico che sulla Croce. Ha combattuto fino alla fine, ma ha vinto. Per i suoi amici il combattimento durerà come per Lui, ma alla fine, con Lui ci sarà la vittoria.