HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 20 Gennaio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 20 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 3, 20-21

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Questa è una frase del Vangelo tanto breve, quanto pericolosa: Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Sapete perché dico che è pericolosa, perché è una frase che una volta, mi è stata detta da una persona con un grave disturbo alimentare.

Una persona molto buona e molto generosa che però, non voleva assumersi la responsabilità di affrontare il suo problema di alimentazione nascondendosi dietro questo passo del Vangelo. Anche Gesù trascurava sé stesso pur di prendersi cura degli altri! Ma non sono d’accordo, il fatto che Gesù si sia sacrificato non significa che abbia trascurato sé stesso, sappiamo proprio dal Vangelo che i suoi nemici lo criticavano dicendo che era un mangione e un beone, amico dei pubblicani e delle prostitute.

Naturalmente questa è una esagerazione dettata dalla cattiveria, ma che comunque ci fa capire che Gesù aveva cura sia della sua alimentazione, come pure delle relazione con gli altri, si prendeva il tempo per dormire, e anche per pregare da solo lontano dalla folla. A volte, per noi, il lavoro, il volontariato, e altre attività buone che facciamo, ci assorbono completamente, e diventano dei modi per fuggire da noi stessi.

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Ma, a cosa giova guadagnare il mondo intero se poi uno perde sé stesso. Credo inoltre che avere cura di sé stessi, in modo equilibrato, naturalmente, sia anche una forma di grande umiltà, è un modo di accettare che non siamo dei super eroi ma abbiamo dei limiti legati ai nostri bisogni fisici, ai nostri bisogni relazionali e spirituali. Ignorare questi limiti non è ne saggio, né santo.

Ma, c’è una eccezione. E ve la spiego con un piccolo esempio: anche un confessore deve trovare il tempo per mangiare, e se vive in un grande santuario in cui c’è una richiesta continua di confessioni deve saper dire basta, e ritagliarsi il tempo per mangiare, e poi ritorna a confessare. Ma a volte, proprio nel momento in cui bisogna dire basta, arriva una persona a cui non si può dire basta, perché è un caso particolarmente grave.

Ecco, penso che sia questo il senso di tutto il discorso: prenditi cura di te, metti dei limiti alle tue attività, è un dovere umano e spirituale, ma sappi riconoscere quando si presenta a te un caso per cui diventa doveroso saper rinunciare perfino al pranzo.

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