Il vangelo che Giovanni ci presenta oggi continua sulla testimonianza del Battista circa l’identità di Gesù. E’ visto da lui come agnello sacrificale per riscattarci dal “peccato del mondo” che è il rifiuto di Dio.
L’analogia con l’agnello immolato era stata già utilizzata da Isaia. A Giovanni viene rivelata sempre dallo Spirito. Non siamo noi dunque a sacrificarci per Dio ma è Lui che si è immolato per noi.
La vita cristiana non è una catena di sacrifici…ma di amore. L’amore vero è dono di sé.
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Questo è l’unico sacrificio gradito a Dio. Ne siamo convinti?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade