Sorgeranno tutti i popoli alla sua Luce
Si chiude con la grande solennità di oggi, Epifania del Signore, il Tempo liturgico di Natale: già domani, domenica I del Tempo ordinario, celebreremo la Festa del Battesimo di Gesù e ci avvieremo alla sequela di Lui nella ferialità feconda della vita quotidiana.
L’Epifania cade quest’anno nel giorno di sabato, nella tradizione israelitica consacrato al Signore, memoria viva della creazione e della centralità, in essa, della festa, profezia della chiamata eterna alla Vita abbondante e senza fine; la tradizione cristiana, nella pienezza della Rivelazione, ha voluto dedicare l’ultimo giorno della settimana alla “memoria di Santa Maria in sabato”, consentendo in via ordinaria una speciale riflessione liturgica dedicata alla Madre del Salvatore.
È bello notare la coincidenza dell’Epifania con il sabato: al centro di questa grande solennità, che rivela in Cristo il Creatore e Signore dell’Universo, si trova infatti ancora, nel Vangelo odierno (Matteo 2,1- 12), «il Bambino», «Gesù, nato in Betlemme di Giudea», «con Maria, sua madre».
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Non si può accogliere veramente il Figlio senza sua madre e senza l’accoglienza profonda di Lei: san Giuseppe, lo sposo di Maria, il papà terreno dal quale Gesù ha imparato tutta la dimensione maschile della sua umanità, il custode della Santa Famiglia, è colui che, per primo, ha accolto la grandezza e l’unità del Mistero dell’Incarnazione e ha voluto con determinazione «prendere con sé il Bambino e sua Madre» […]
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