HomeSolennitàFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 1 Gennaio 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 1 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 2, 16-21

In questo primo giorno dell’anno, in cui la Chiesa festeggia la Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio, Regina della Pace, voglio soffermarmi proprio su un particolare, inerente la Vergine, che viene messo in risalto dal testo evangelico.

Maria “ custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore “.

Ecco l’insegnamento per noi che si trae da questa pagina.

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Anche noi, come la Vergine, siamo chiamati a “ custodire “ e “ meditare “ nel nostro cuore “ tutte queste cose “.

CUSTODIRE

E’ un comportamento a cui è chiamato ogni uomo e a cui, purtroppo, sta, sempre piu’ spesso, rinunciando, creando disastri inenarrabili.

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Siamo, o meglio, dovremmo essere, tutti “ custodi “ del Creato che Dio ci ha messo a disposizione, dei figli che il Signore ci ha donato, delle nostre famiglie, delle nostre realtà, ma, soprattutto, siamo o, meglio, dovremmo essere, custodi della Sacra Scrittura con cui Dio ci parla nonché di Dio stesso che, al momento del nostro Battesimo, è venuto ad abitare in noi.

L’abdicazione dall’essere custode sta rovinando il mondo.

E allora oggi, primo dell’anno, giorno dedicato ai “ buoni propositi “, cerchiamo di recuperare la dimensione della “ custodia “, che è l’unica che ci rende stabili, coerenti, uniti, Uomini con la U maiuscola.

MEDITARE

Il custode è uno che sa “ meditare “, cioe’ sa accogliere “ tutte queste cose “, le meraviglie contenute nella Parola di Dio, nel suo cuore.

Meditare significa “ esaminare profondamente, con molta attenzione “, cioè scendere dentro qualcosa, farla propria.

Solo quando la Parola è metabolizzata fruttifica e consente di fare cio’ che fecero i pastori: “ andare senza indugio “ ad annunciare a tutti la grandezza di Dio e la necessità di conversione dei nostri cuori a Lui.

Il primo dell’anno è anche un giorno dedicato agli auguri.

Formulo il mio a coloro i quali, giornalmente od occasionalmente, spendono qualche minuto del loro tempo a leggere le mie piccole riflessioni sul Vangelo.

Utilizzo, a tal proposito, le parole della prima lettura ( Nm 6, 22-27 ).

Il mio augurio è quindi:  “ Caro fratello, cara sorella, ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace “.

Tanti auguri e buon anno a tutti.

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