Novena di Natale – 20 Dicembre 2023 – fra Simone

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Come i ciechi toccati dalla luce

Nelle origini di Gesù, già nelle sue prime fasi, si comincia a delineare ciò che si svilupperà in seguito. Attorno a lui si muovono personaggi oscuri e altri invece raggiunti dalla luce. Coloro che non sono in grado di vederlo adesso saranno anche quelli che alla fine finiranno per rifiutarlo.

Mi ha sempre colpito questa affermazione del prologo di Giovanni: «Venne tra i suoi e i suoi non lo hanno accolto» (Gv 1,11); e pensare che tra i suoi c’erano anche Erode, i farisei e il sommo sacerdote… A volte sono caduto nella tentazione di credermi dalla parte di coloro che lo accoglievano, ma, se guardo davvero la mia vita, ci sono tanti ambiti in cui non ho ancora saputo accoglierlo…

Nella liturgia natalizia, santo Stefano, san Giovanni, i santi innocenti… sono immagini di luce che si inginocchiano attorno al presepe; davanti a loro la dura notte e la cecità, e la luce si proietta così verso la croce. Fin dall’inizio la vita del bambino è in pericolo. Il vecchio ordine non vuole rinunciare ai suoi poteri e deve mantenere Dio al suo non-posto (“non c’era posto per loro” Lc 2,7).

Come i magi, anche noi ci rechiamo prima nei palazzi della nostra società del benessere e andiamo dagli Erode contemporanei, finché non ci rendiamo conto che lì non troviamo quello che cerchiamo, che lì la vita vera è annullata e anestetizzata; quella vita di Dio che vorrebbe crescere in noi.

Solo quando i nostri occhi si aprono, come si aprirono i cuori dei magi davanti al Bambino, scopriamo con stupore che non c’è nulla che non possa essere la sua Epifania; non è che Dio non si manifesti, ma ci mancano gli occhi per riconoscerlo.

A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)