Commento di don Paolo Quattrone – sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Belli fuori ma brutti dentro, è un rischio che non dobbiamo correre
Buon Lunedì! Gesù guarisce un uomo paralizzato e non comincia dal suo corpo ma dal suo cuore infatti lo guarisce dai peccati, perdona i suoi peccati questo per farci capire che ci sono sì malattie del corpo che sono gravi ma quelle dello spirito sono ancor più gravi perché corrompono l’anima, la parte di noi che vivrà in eterno.
Il corpo non vive in eterno ma l’anima sì perciò non preoccupiamoci soltanto della salute fisica per quanto importante sia ma anche di quella del nostro animo e oltretutto ricordiamoci che se non stiamo bene dentro questo si riflette anche sul nostro fisico perché vita interiore e corpo sono strettamente collegati. E’ bene aver cura della salute fisica ma non dimentichiamoci che non siamo solo corpo ma anche anima.
Quante persone godono di buona salute ma sono infelici dentro, depresse, ansiose, inquiete, appesantite. Belli fuori ma brutti dentro, è un rischio che non dobbiamo correre. C’è chi per prendersi cura del proprio corpo e del benessere fisico segue diete, allenamenti, va in palestra, fa sport, va a camminare, tutte cose buone purchè non si diventi dei fissati ma c’è un qualcosa che ci consente di allenare l’anima, di tenerla in forma?
Certamente, è il saperci fermare, è il non ridurci a vivere come macchine da lavoro, è trovare ogni giorno un momento per fare silenzio e per pregare e sulla scia di ciò che suggerivo ieri è ricorrere ogni tanto al sacramento della confessione come occasione per purificarci e alleggerirci, dopo la confessione, se la si vive bene si riparte più leggeri più tonici anche se confessarsi è sempre un po’ una fatica, è un po’ come un allenamento, si fa fatica, si fa uno sforzo ma per un bene maggiore, andare a confessarci può sembrare antipatico, può infastidirci ma occorre avere fisso il beneficio che ne viene.
Buon inizio di settimana a tutti!
AUTORE: don Paolo Quattrone – Fonte