HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Mt 7,21.24-27

L’attesa del Signore, il desiderio della sua venuta, l’interrogarci su quando sia nato e rinasca nelle nostre vite, nelle nostre scelte, inizia dall’imparare a vedere (o a rivedere, riscoprire) l’agire di Dio in noi e in mezzo a noi.

È Dio che prende l’iniziativa nelle nostre vite, che ci ama, che manifesta compassione, che ci offre un cibo spirituale, che ci sazia di beni. L’avvento è l’occasione, se già discepoli, per rileggere nell’anno che abbiamo appena trascorso le azioni di Dio, per rendergli onore e gloria in tutte le cose che fa.

Per poi interrogarci sul nostro modo di agire e di accogliere tale iniziativa, e cambiare atteggiamento nel caso vedessimo che ci siamo allontanati dalla concretezza. Non basta dirsi cristiani, professare la nostra fede, non basta pensare e immaginare di essere dei bravi credenti. Nelle azioni verifichiamo le nostre parole. Su cosa fondiamo la nostra gioia?

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Su cosa abbiamo investito nelle nostre scelte? Su quali principi, valori, attese, sogni, speranze? Cosa orienta la nostra vita, al di là delle cose necessarie alla sopravvivenza? O sono proprio le necessità primarie a prevalere, ad occupare ogni spazio, a invadere ogni pensiero?

A volte succede proprio così: viviamo in uno stato di perenne agitazione, di preoccupazione, di fatica a star dietro a tutto, a fare tutto ciò che è necessario. Lavoro, casa, affetti rischiano di occupare troppo tempo e troppe energie. Così giungiamo alla fine delle nostre giornate, delle nostre settimane, con l’unico desiderio di fermarci, di riposare, per poi riprendere come i criceti che girano nella ruota.

Il tempo di avvento ci viene donato proprio per interrompere questo delirio, per dare un orizzonte al nostro vagare, per porre un fondamento alle nostre scelte.

Così il lavoro, gli affetti, le preoccupazioni della vita passano in secondo piano, funzionali e al servizio di qualcosa di più grande. Costruire la casa sulla roccia significa prendere molto sul serio la Parola di Dio che diventa bussola per il nostro cammino.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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