Dio è Dio dei morti quando lo trasciniamo nelle nostre piccole e aspre dispute teologiche. Lo è quando mettiamo la regola prima della sostanza, quando confondiamo le acque per piegare Dio alla nostra volontà, quando pensiamo di essere noi i detentori della fede, gli autorevoli interpreti della volontà divina…
Così la fede si piega all’ideologia, che è il tentativo di giustificare una nostra presa di posizione preconcetta. I sadducei, conservatori della prima ora, aristocratici allergici alle novità non tolleravano la nascente dottrina sulla resurrezione dei morti che era cresciuta nella fede di Israele ed era caldeggiata dai farisei.
Così confezionano un caso da manuale assurdo per la sua paradossalità: la vedova che, per la legge del levirato, passa da un fratello all’altro senza avere il sospirato figlio che avrebbe perpetuato la memoria del marito defunto.
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Vogliono tendere una trappola al Maestro di Nazareth che parla di resurrezione dai morti: non intendono in alcun modo ascoltare, mettersi in discussione, discernere. Loro sanno di avere ragione, si tratta solo di mettere in difficoltà questo falegname che si prende rabbino. E Gesù, invece di mandarli a stendere, ci sta: argomenta, ragiona, accoglie.
E spiazza ogni finto ragionamento teologico: parlando a Mosè Dio parla dei patriarchi al presente, considerandoli quindi viventi. Cita un brano della Parola che i sadducei riconoscono, e li aiuta a leggere fra le righe: se Adonai nel roveto parla al presente dei patriarchi, significa che sono vivi in lui, che non vagano nelle ombre dello Sheol.
Quindi i sadducei si sbagliano poiché la Torà stessa lascia intendere che i patriarchi sono risorti in Dio. Smettiamola di uccidere Dio con i nostri ragionamenti artefatti, per difendere le nostre posizioni e apriamoci al confronto e alla meditazione.
Ma, soprattutto, ricordiamoci bene che il nostro è il Dio dei vivi! Tale sia oggi la nostra giornata: colma di vita vera, di vita vissuta, per rendere testimonianza a questo nostro amato Dio!
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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