Le nostre cecità, i nostri limiti possono diventare occasione di vera conversione e testimonianza. Per chiedere, occorre essere consapevoli delle nostre mancanze, ma anche aver fede e speranza che la nostra richiesta possa essere esaudita.
Questo cieco si rivolge a Gesù con fede, con passione, grida, sa ciò che vuole, non per presunzione o egoismo, ma perché con fede e speranza si affida a Colui che tutto può. È consapevole della sua condizione, ma questa consapevolezza non lo chiude nell’autocommiserazione e nella tristezza, lo apre invece al desiderio umile di affidarsi.
Se la richiesta nasce dalla fede e dalla fiducia, quando viene esaudita apre alla lode e la nostra gioia diventa testimonianza contagiosa che l’Amore è grande.
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Chiara Selvatici
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato