I giorni trascorrono: i giorni di Mosè fino ai giorni del Figlio dell’uomo… Il dispiegarsi della creazione si intesse con la libertà dell’uomo e della donna, custodi e coltivatori del creato e nello stesso tempo parte del tutto. Noi esseri umani siamo creature intelligenti e libere, la parte consapevole di tutto ciò che ha vita sulla terra e nello stesso tempo limitate e soggette agli avvenimenti, agli sconvolgimenti naturali, alle scelte di violenza (o di buon governo), alle libertà umane che si incontrano, si incrociano, si accordano o si combattono.
Il dispiegarsi della creazione può passarci vicino senza attrarre la nostra attenzione: rimaniamo imprigionati e distratti nel quotidiano: «mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito [… ] compravano, vendevano, piantavano, costruivano» senza vedere e sentire che c’è la vita che c’è Qualcuno che passa, che agisce, che guarda, che ascolta, che ama e che salva e che questo “Qualcuno” non siamo noi. Ce ne accorgiamo? C’è un oltre il vivere sulla buccia della vita che passa e che ci chiama ad andare alla polpa. E io?
Gli eventi si avvicinano tra loro, si affollano: e noi cosa prendiamo? Tutto rischia di sfuggirci dalle mani perché siamo distratti, dispersi, “fuori di noi”.
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Andrea Piccolo SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato