Nel capitolo 25 del Vangelo secondo Matteo troviamo tre parabole che segnano le ultime tre domeniche di questo Tempo Ordinario: il tema che le accomuna è l’incontro con il Signore alla sua venuta e il giudizio che ne consegue.
Nella nostra vita avere l’olio nella lampada — o una ricarica di scorta — significa essere preparati, avere una energia per sopportare anche le difficoltà, perché ci possono essere nella vita dei momenti difficili in cui abbiamo bisogno di avere le scorte.
Bisogna pensarci prima! La prudenza è proprio la virtù che ci fa pensare saggiamente a come muoverci, tenendo conto dei pericoli, cercando di evitarli: non è paura, è saggezza! È una sapienza pratica, e il Signore ci invita proprio a questa concretezza: pensiamoci prima, finché siamo in tempo, perché non sappiamo quando il Signore verrà, per cui dobbiamo essere pronti adesso.
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Nel nostro battesimo ci è stata affidata una lampada accesa, mentre il celebrante diceva ai nostri genitori: “Ricevete la luce di Cristo”. Bisogna tenere accesa quella luce spirituale, perché una lampada, quando finisce l’olio, si spegne; anche il cellulare, quando finisce la batteria, si spegne; pure la nostra vita, quando finisce la carica del Signore, rischia di spegnersi.
Non lasciamo spegnere la nostra vita: alimentiamola con la presenza del Signore, ricarichiamo l’anima, per non arrivare vuoti di fronte ai problemi e alle difficoltà. Se l’anima è carica, cioè vivace, ricca, luminosa, potremo affrontare la vita da saggi.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
