Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 4 Novembre 2023

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Il brano di oggi inizia con il primo versetto del capitolo 14 del Vangelo di Luca che avevamo letto ieri, per poi passare ai versetti 7-11.

Nel mezzo ci sono i versetti 2-6, ove il Signore, mentre era a tavola a casa di uno dei loro capi, aveva fatto ai farisei ivi presenti la famosa domanda “ E’ lecito o no guarire di Sabato? “ alla quale si erano ben visti dal rispondere.

Oggi, sempre mentre è a tavola con i farisei, parla loro di “ come comportarsi ad una festa di           nozze “.

Nulla di nuovo sotto il sole.

Leggendo il Vangelo ci accorgiamo che alcune dinamiche sono rimaste intatte dopo oltre 2000 anni.

Anche oggi, nei banchetti di nozze, tutti aspirano a sedersi piu’ vicino agli sposi perché l’importanza dell’invitato è direttamente proporzionale alla minor distanza dal tavolo nuziale!!!Fortunatamente in molti hanno imparato a fare l’assegnazione dei tavoli in anticipo ( e che fatica che ci vuole per classificare gli ospiti piu’ importanti e quelli meno!!! ).

Gesu’ allora dà un consiglio: non sedetevi al primo posto bensi’ all’ultimo.

Perchè?

Perchè se andate al primo rischiate che lo sposo “ vi faccia indietreggiare “ poichè c’è qualcuno piu’ degno di voi, con consequenziale “ figuraccia “ dinanzi a tutti gli invitati.

Se vi collocate all’ultimo…peggio non vi puo’ andare ma avrete la possibilità che lo sposo “ vi faccia avanzare “, con consequenziale “ onore “ dinanzi agli altri commensali.

Primo e ultimo, esaltato ed umiliato.

Su questo Gesu’ vuole farci riflettere.

Utilizzando l’esempio del pranzo nuziale ci indica la sua logica, che, come sempre, è diametralmente opposta a quella umana.

Gesu’ sta con gli ultimi, non ama i primi posti e lo ha dimostrato in tutta la sua vita ( basterebbe vedere dove è nato!!! ).

Chi aspira al primo posto e si ritiene degno di occuparlo è presuntuoso, è pieno di sé e, quando sarà di fronte allo SPOSO, sarà fatto “ indietreggiare “.

Chi invece è umile riconosce la propria piccolezza, non anela alle “ grandezze umane “ e, quando sarà di fronte allo SPOSO, sarà fatto “ avanzare “.

La parabola era per i farisei, che si credevano “ i migliori “, ma vale anche per tutti i “ farisei di  oggi “, che sono tanti.

Vuoi vedere che un poco poco lo sono anch’io?

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

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Lc 14, 1.7-11 | Fabrizio Morello 18 kb 0 downloads

Commento al Vangelo del 4 novembre 2023 …