La morte fa paura, appare come un muro invalicabile, ci fa sentire tutta la nostra impotenza. Ma nella luce della fede, la morte non è più un muro ma una porta: “Nella morte, Dio chiama a sé l’uomo.
Per questo il cristiano può trasformare la sua propria morte in un atto di obbedienza e di amore verso il Padre, sull’esempio di Cristo”(CCC, 1011). La morte ci rende tutti obbedienti! Questa è l’impotenza che temiamo: l’obbedienza. Ma quando Cristo dirà “risorgi”, finalmente non ci sarà più niente che potrà impedirci di obbedirgli.
Ciò che è impotenza diventa salvezza.
A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
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