Giovanni Nicolini: conversazioni per un catechismo laico

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“L’intenzione profonda e sincera che mi ha guidato verso le piccole riflessioni qui contenute la sento interpretata con molta efficacia da queste parole di Papa Benedetto XVI: “La Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “Cortile dei Gentili”, dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero”. Per questo, quanto segue lo dedico e lo invio con particolare affetto a riconoscenza ai molti miei amici che si ritengono non credenti, e che io considero miei fratelli e mie sorelle. A loro devo grande riconoscenza per come tengono desti il mio pensiero e il mio cuore, costringendomi, con il loro affetto attento e gentile, a chiedermi ogni giorno come renderli partecipi di quanto mi viene donato e che in me può essere custodito solo se anche loro ne sono in qualche modo partecipi”.

Giovanni Nicolini è nato a Mantova nel 1940. Dopo la laurea in Filosofia all’Università Cattolica, ha studiato Teologia all’Università Gregoriana. E’ stato ordinato per la Chiesa di Bologna nel 1967. L’allora provicario generale don Giuseppe Dossetti gli chiese la disponibilità a esercitare il ministero diaconale per alcuni anni, al fine di presentare questo ministero alla Chiesa dopo che il Concilio Vaticano II aveva deciso di restaurare il diaconato permanente. Ordinato presbitero nel 1972, dopo aver esercitato il ministero di cappellano nella Parrocchia di San Giovanni in Persiceto, dal 1977 ha assunto le Parrocchie di Sammartini, Ronchi e Caselle. Incaricato dall’Arcivescovo Cardinal Biffi di tenere un coordinamento informale tra l’Azione Cattolica, l’Agesci e Comunione e Liberazione nella diocesi di Bologna, nel 1992 p stato nominato assistente diocesano dell’Azione Cattolica, compito che ha tenuto per due mandati fino a quando, nel 1998, è diventato vicario episcopale per la carità. Lo stesso card. Biffi gli chiese di iniziare la rubrica domenicale che veniva proposta da “Il resto del Carlino”. Dal 1999 è parroco a Sant’Antonio da Padova alla Dozza e S.Giovanni Battista a Calamosco. Come vicario della carità è stato anche direttore della Caritas Diocesana. Dal dicembre 2006 ha lasciato l’incarico di vicario episcopale per dedicarsi totalmente alla sua comunità le Famiglie della Visitazione e alla Parrocchia della Dozza-Calamosco. Dal 2009 è anche parroco dell’Ospedale s.Orsola.