Auguri, amici! Oggi celebriamo la santità di Dio che risplende negli uomini. E se non portate il nome di un santo patrono… buon per voi, il calendario aspetta proprio voi! Non c’è che una nostalgia, quella di non essere santi! Così scriveva un tormentato autore francese alla ricerca della fede. E aveva indovinato!
Il santo è l’uomo perfettamente realizzato, l’uomo che non pone ostacoli al desiderio che Dio ha di renderci simili a lui, da cui deriva ogni santità. Essere santi non significa diventare persone straordinarie che levitano e che fanno miracoli, ma cristiani che prendono sul serio il Vangelo, che lo incarnano nella propria vita, che lo fanno risplendere, a volte senza accorgersene!
Il santo non sa di esserlo, cerca di accogliere il progetto che Dio ha su di lui con semplicità, nel ruolo che ha, nella vita che gli capita di vivere. Senza fare cose straordinarie, scriveva una santa (Teresa di Lisieux) ma facendo straordinariamente bene le cose ordinarie.
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E oggi celebriamo la festa di tutti i Santi, quelli presenti sul calendario e i tanti che abbiamo conosciuto e che nessuno pregherà mai. Sono lì a tifare per noi, che ancora giochiamo nello stadio della vita, per incoraggiarci e dirci che ce la possiamo fare, che Dio già vede in noi il capolavoro che siamo e ci aiuta a realizzarlo!
FONTE: Amen – La Parola che salva