“C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni: era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta“.
In questo versetto è descritto il modo in cui riesce a tenerci il diavolo: infermi e, soprattutto, curvi.
Chi è “ curvo “ ha lo sguardo sempre puntato verso il basso e non riesce ad alzare gli occhi per rendersi conto di “ tutte le meraviglie “ che Dio, quotidianamente, compie.
Il diavolo ci vuole cosi’: curvi, incapaci di vedere Dio.
Ma Gesu’ è piu’ grande: è Lui che vede noi.
Il testo cosi’ descrive i gesti del Signore verso quella donna: la vide, la chiamo’ a sé e le disse: “ Donna, sei liberata dalla tua malattia. Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio “.
L’incontro con Cristo è la liberazione per ciascuno di noi, è l’unico modo per passare dalla posizione “ curva “ alla posizione “ diritta “.
Gesu’, se ci facciamo toccare da Lui, ha questo potere: ci raddrizza.
Chi sta diritto ha gli occhi puntati in alto e puo’, finalmente, “ esultare “ per tutte le meraviglie che sono intorno a lui e iniziare a “ glorificare Dio “.
E allora oggi ognuno si faccia una domanda: mi sono fatto toccare da Dio o resto “ curvo su me stesso “, incapace di contemplare la grandezza del Creatore?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.