La sincerità, la franchezza, il coraggio di essere veri, virtù necessarie a un cristiano, spesso portano divisione. Divisione con chi non condivide il pensiero cristiano; divisione con chi non lo comprende perché non ne ha fatto esperienza; divisione con chi ha deciso di condurre la sua vita secondo altri criteri, spesso volti alla realizzazione di sé come primario obiettivo.
La divisione è ferita: pensiamo al dolore di molte persone, madri e padri, nonni e nonne, figli e figlie, nel vedere le persone a cui più si vuol bene agire facendo del male a sé e agli altri. O in generale il dolore e la rabbia di vedere chi è più vicino a noi pensarla in un modo totalmente diverso da noi—e questo vale per i credenti verso i non credenti e viceversa!
Anche questa naturale reazione svela però la vera natura dell’animo umano: l’anelito alla comunione. E la sofferenza per questa divisione può diventare motore per cercare la verità in chi si muove senza faziosità. L’importanza di mantenere la sincerità e l’apertura all’altro permette che nasca un dialogo vero: non chiudiamo la porta a coloro che ormai etichettiamo come lontani da noi!
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Dio ha lasciato insito in ogni cuore il desiderio di Lui, e a tempo debito esso maturerà.
Per riflettere
Preghiamo perché lo Spirito ci doni la totale Verità nella parola e nelle opere e il coraggio della testimonianza.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi