Gesù manda i suoi discepoli a due a due. A volte, in modo puntuale, per una breve missione, altre volte in coppie che condividono tutta la vita, nella buona e nella cattiva sorte. Sempre, però, li manda a mani vuote, perché il loro unico dono non passa di lì. Passa da cuore a cuore, ed è quella pace che viene dal riconoscere Dio vicino.
Dio si è fatto vicino: lo puoi riconoscere nel fratello o nella sorella al tuo fianco, in te stesso, e anche nella famiglia che vi ospita tutti e due. La gentilezza che trovi nella casa, la sapienza dei discorsi, la generosità nel condividere il cibo sono segni che il tuo ospite si è già lasciato raggiungere da Dio.
Arrivare con un discorso preparato, cercare di imporre le proprie convinzioni o la propria spiritualità si rivelano essere dei modi sottili per negare la presenza di Dio e affermare, invece, una propria presunta superiorità.
- Pubblicità -
Eccoci allora inviati a mani vuote, poveri, ma felici di incontrare, tra persone sconosciute, tanti figli della pace.
Stefano Corticelli SJ
Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato