E noi che operai siamo?
Davvero siamo disposti a fare la volontà di Dio? pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi … non vi siete nemmeno pentiti così da credergli.
Nel Regno di Dio lui è padre e noi siamo suoi figli, tutto per noi si gioca nel tipo di relazione che stabiliamo con Lui. Non si tratta tanto di rapporti formali, di dichiarazioni, di appartenenze.
Si tratta piuttosto di un rapporto personale, che deve avere delle conseguenze nelle nostre azioni, nei nostri comportamenti e nel nostro modo stesso di affrontare la vita. Questa relazione è contraddistinta dalla sincerità e dalla consapevolezza che la volontà del Padre è il nostro bene e il bene del mondo che ci circonda.
Dall’esterno e difficile dire chi è fedele a tale volontà, ci sono alcuni che sembrano esserne lontani, ma che non si sottraggono alla loro coscienza e inconsapevolmente la accolgono.
II rischio per noi è invece di dichiarare di accondiscendere alla volontà del Padre ma poi le nostre stesse azioni contraddicono questa volontà. Gesù ci indica che solo la via della conversione ci può mettere in reale sintonia con la volontà del padre, e dare fiducia di nuovo a ciò che il padre ha in cuore per noi.
Don Fulvio Capitani
Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs