Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2023

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Nain, la graziosa, ha perso la gioia e la grazia richiamata dal nome, grazie alla sua posizione favorevole sulle colline di Galilea. La folla, straziata, accompagna fuori dal villaggio il figlio unico di una madre vedova. Quale dòlore peggiore possiamo immaginare? Interviene, il Signore, tocca il cadavere e non contrae l’impurità: non è Gesù a contaminarsi con la morte, ma è la vita che contagia il giovane che resuscita.

Quando il Signore entra nelle nostre vite ciò che è morto, ciò che langue, ciò che è ammalato e apparentemente inguaribile, ritrova vita, energia, voglia di fare e di vivere. Gesù è portatore di vita e l’annuncio del Regno che avanza fa indietreggiare i segni del peccato quali la malattia e la morte.

Certo, piangiamo ancora i nostri giovani in questo tempo ancora incompiuto, ma ci fidiamo, crediamo e testimoniamo il Signore che ci restituisce la vita piena. L’evangelista nel descrivere i sentimenti di Gesù usa, nell’originale greco, un verbo che esprime profondo turbamento, compassione straziante.

Questo l’atteggiamento del Signore davanti al dramma della morte, davanti all’angoscia del dolore. Gesù ci restituisce il volto di un Dio che sa e conosce, che condivide e salva. Il Dio di Gesù non è quello piccino e orribile che spesso portiamo nei nostri cuori, non è il sommo egoista bastante a se stesso, che si disinteressa delle sorti degli uomini.

Ma non è nemmeno il Dio burattino, il Dio babbo natale che ci risolve i problemi, che obbedisce alle nostre preghiere, alle nostre richieste. Gesù non impedisce la morte, ma la trasfigura e le dona un nuovo significato.

Questa novità ci destabilizza: forse preferiremmo un Dio che ci evita i guai piuttosto di uno che li condivide con noi. Se nella nostra vita stiamo vivendo un momento in cui ci stiamo allontanando da Nain, in cui i nostri sogni, le nostre speranze sono chiusi in un feretro, in cui ci sembra essere soli in una vedovanza infinita, sappiamo che Cristo è li fuori con noi ovunque ci troviamo.

FONTE: Amen – La Parola che salva

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Lc 7,11-17

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