La fede unita all’umiltà ci avvicinano al cuore di Dio e guariscono tutte le nostre ferite. Il centurione desidera la guarigione del suo servo e sa che solo Gesù può operare questo miracolo ma non osa chiedere e sperare tanto poiché riconosce il proprio limite. Tuttavia, non si arrende e manda qualcuno che interceda presso Gesù.
Perché quando amiamo troviamo soluzioni anche nelle situazioni più disperate ed è proprio questo amore che contribuisce ad operare il vero miracolo non solo fuori, ma anche dentro di noi. Davanti a Gesù il centurione ammette tutta la sua povertà ma continua a confidare nella misericordia di Dio.
Questa consapevolezza, espressa in modo così umile e diretto, conquista il cuore di Gesù tanto da suscitare la sua ammirazione. Attraverso il vangelo di oggi possiamo rispondere alla domanda: cosa devo fare per essere vicino al cuore di Dio? Praticare l’umiltà e fidarmi di Lui. È questa la strada che porta a Dio e ci dona la gioia di sperimentare la sua paternità che non si ferma davanti a nessun nostro peccato o infermità.
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