Suor Jakeline Nogueira – Commento al Vangelo del 17 Settembre

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“Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” 

Quanto è bello questo avvicinarsi di Pietro a Gesù e fare domande che riguardano la vita fraterna! L’insegnamento del Vangelo in questa domenica è in continuità con quello di domenica scorsa. In questo delicato tema sulle relazioni conflittuali Gesù ci insegna che il perdono non è merce a basso prezzo che si acquisisce da soli; è capacità di empatia che nasce dal cuore. Il Perdono è il riflesso del volto di un Dio che è misericordia e che perdona sempre. Pietro, con le sue domande, ci insegna che il Cristiano deve mettersi sempre in discussione ponendosi domande e cercando le risposte secondo il cuore di Dio. Il perdono,nelle nostre dinamiche umane, non è facile e non è frutto di un ragionamento umano abituato a calcolare. Perdonare settanta volte sette significa perdonare sempre, senza calcoli. Carissimo Pietro, ti capisco! In un primo istante, perdonare anche una sola mancanza a un fratello è difficile, immaginiamo settanta volte sette! Di solito diciamo: “questa volta ti perdono ma la prossima…”.

Bisogna fare chiarezza su cosa è il vero perdono attraverso questa Parola che oggi ci viene donata.

Essa ci insegna che, se viene chiesto, deve essere donato e ridonato nella stessa misura in cui lo riceviamo da Dio. Ogni volta, infatti, che veniamo perdonati da Dio, Lui lo fa conamore infinito. Il suo perdono ha una misura immisurabile!

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Ogni volta che crediamo di “meritare” il perdono, anche l’altro ne è “meritevole”. Ma alla fine chi ne è meritevole? Il perdono è un dono che riceviamo! E dopo averlo ricevuto dovrebbe nascere il senso di gratitudine che ci spinge a perdonare anche noi gli altri. 

Se riflettiamo attentamente a quello che chiediamo nel Padre nostro, ciò che diciamo che faremo, non è altro che il riflesso di questa parola. 

Perdonare non è qualcosa che appartiene a chi si ritiene grande e superiore agli altri, ma è il dono che riceve e che dà chi si fa piccolo davanti alla grandezza di un Padre che amainfinitamente. 

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Ogni volta che non siamo in grado di essere misericordiosi con il fratello, significa che anche se abbiamo ricevuto il perdono, siamo ancora talmente attaccati ai nostri debiti che non siamo capaci di riconoscere il perdono ricevuto e di conseguenza non siamo capaci diperdonare il prossimo. 

Chiediamo al Signore di darci un cuore e una mente che sappiano amare con un amore che non misura l’errore, un cuore che ama senza misura.

Suor Jakeline Nogueira
Istituto Figlie di Maria Immacolata – Roma