A volte ci piace fare i cristiani rigoristi, attenti alle regole e tutte le sue sfumature. Passiamo ore, a volte giorni, settimane, anni, a discutere su cavilli teologici e puntualizzazioni liturgiche e scritturistiche. Certo, la polemica sterile, come il qualunquismo, non hanno mai fatto crescere nessuno, anzi sono fonte di confusione, a volte di offese e discussioni; tuttavia il Vangelo oggi ci invita a ricollocare la nostra fede sul suo fondamento: Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto.
Possiamo leggere la domanda dei farisei non solo come un’accusa, ma come un interrogativo comprensibile e tutto sommato lecito. Così la risposta di Gesù mostra ancora una volta tutta la sua eminente pedagogia: li conduce con il ragionamento verso ciò che possono comprendere e li invita a una professione di fede pura e semplice.
Oggi possiamo, allora, affidare al Signore tutti i nostri dubbi, senza timori. Poniamo davanti a noi, nelle sue mani, tutte le nostre incertezze, i dubbi più scomodi e le paure che ci mettono in discussione. Il Signore del sabato, il Signore del mondo, il Signore della vita e dell’amore, ci accoglierà sempre a braccia aperte, con tenerezza.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato