Non basta sapere chi è Gesù. Non basta sentirsi al sicuro perchè abbiamo la fede. Anche Satana sa chi è Gesù, e c’è un’infinità di demoni nel vangelo che fanno la professione di fede davanti a Cristo meglio di noi.
Ciò che fa la differenza è il seguirlo, il metterci a camminare dietro di Lui. Ciò che invece è diabolico è volerlo sorpassare e obbligarlo a venire dietro di noi, dietro quelle che noi pensiamo essere le vere priorità.
È ragionare come ragiona il mondo. È diabolico dire di amarlo e poi continuare a ragionare come chi pensa di doversi salvare da solo. Pietro, nel Vangelo di oggi, dovrà imparare questa dura ma vera lezione.
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Dovrà capire a sue spese, che il cristianesimo è sequela non mania di onnipotenza. Perché tu puoi avere anche le Chiavi, ma la via di casa non la conosci tu ma Gesù.
FONTE: Amen – La Parola che salva
ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
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“Dio non voglia”. È questa l’espressione che Pietro usa per arginare l’incandescente rivelazione che Gesù riserva loro nel racconto della pagina del Vangelo della XXII domenica del tempo ordinario: “Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Quale altra risposta avrebbe potuto dare una persona che vuole seriamente bene a qualcun’altro? Pietro sta dicendo che non gli sta bene sentire associata la parola sofferenza a Colui che ama sinceramente, cioè Gesù. Tutti noi non vorremmo mai che le persone che amiamo soffrano. Eppure la risposta di Gesù spiazza tutti: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Forse l’errore di Pietro sta nell’essersi fermato solo alla prima parte della frase di Gesù, ma la fine di quel discorso contempla la parola resurrezione, non la parola morte. La morte è messa al centro del ragionamento come un passaggio, ma non come la fine della storia. Il demonio vuole farci avere della realtà sempre una visione parziale, non totale. […] Continua a leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 16, 21-27
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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